Quando si parla di Politiche Attive del Lavoro, si fa riferimento a delle misure che hanno lo scopo di favorire chi cerca per la prima volta un’occupazione o chi si trova in una situazione difficile.
Si tratta di strumenti utili, da un lato, ad arginare la disoccupazione e, dall’altro, a promuovere l’occupabilità e la crescita economica.
L’obiettivo è quello di accompagnare e guidare le persone in un percorso di reinserimento o inserimento nel mondo del lavoro, cercando un’occupazione che sia in linea con i loro profili professionali e che garantisca alle aziende l’acquisizione di figure altamente specializzate.
In questo articolo proviamo a spiegarti l’importanza delle Politiche Attive del Lavoro e i vantaggi che offre.
Politiche Attive del Lavoro: utili per lavoratori e aziende
Il mercato del lavoro è in costante cambiamento e questo rende necessari la presenza e il supporto di figure che sappiano come agire e che siano in grado di analizzare le esigenze dettate dall’impiego di nuove tecnologie.
Con le Politiche Attive del Lavoro si offrono dei servizi gratuiti che aiutano i candidati a ottenere un’occupazione e ad acquisire le competenze necessarie per la propria carriera professionale e per la crescita economica e competitiva delle aziende.
Politiche del Lavoro: tutto quello che c’è da sapere
Differenza fra attive e passive
Le prime, come abbiamo già detto, servono a migliorare l’occupabilità attraverso una serie di strumenti gratuiti – dal supporto alla formazione – messi a disposizione dei candidati con l’obiettivo di inserirli o reinserirli nel mondo del lavoro.
Le seconde, invece, offrono un sostegno economico alle persone disoccupate o inattive che hanno bisogno di assistenza al reddito.
Cosa fa chi si occupa di PAL
Inserimento e reinserimento occupazionale, integrazione lavorativa e incontro fra domanda e offerta.
Sono questi gli ambiti in cui intervengono le Politiche Attive del Lavoro, le quali aiutano le persone a costruire o ricostruire la propria identità professionale e le aziende ad accrescere economicamente e strategicamente.
A chi si rivolgono
Le Politiche Attive del Lavoro sono destinate ai giovani sotto i trent’anni, a coloro che sono alla ricerca della loro prima occupazione, agli over cinquanta disoccupati, alle donne in un’ottica di tutela delle pari opportunità, alle categorie svantaggiate, ultra-svantaggiate, protette (come orfani e diversamente abili) e ai percettori di reddito di cittadinanza e di Naspi nonché ai soggetti in cassa integrazione e in mobilità.
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